Cos’è l’instabilità emotiva?
L’espressione “instabilità emotiva” si riferisce a un tratto della personalità che si riscontra in circa il 13% della popolazione, con una prevalenza di gran lunga maggiore nelle donne.
Ciò che principalmente la caratterizza è una forte disregolazione emotiva, con la tendenza a sperimentare emozioni negative. Vi è un’estrema difficoltà nel riconoscere e controllare le emozioni, che vengono manifestate in modo esagerato e sproporzionato rispetto alla situazione.
Inoltre, chi ne soffre è particolarmente vulnerabile allo stress ed è più propenso a interpretare le situazioni ordinarie come una minaccia e i piccoli problemi come situazioni di grande difficoltà.
Un’altra caratteristica fondamentale di questa condizione è che lo stato d’animo ed emotivo varia rapidamente, frequentemente e intensamente, mentre le emozioni negative possono permanere nel tempo anche a lungo.
Le fluttuazioni dell’instabilità emotiva si manifestano tipicamente con risata o pianto incontrollati, irritabilità, agitazione e attacchi di rabbia in risposta a stimoli apparentemente innocui. Questo avviene perché nell’instabilità emotiva vi è un’estrema sensibilità ai trigger emotivi.
Caratteristiche e sintomi di instabilità emotiva
L’instabilità emotiva si caratterizza per alcuni elementi tipici.
Il principale è sicuramente la presenza di sbalzi d’umore, innescati da ogni piccolo evento. Gli stati d’animo oscillano rapidamente da un estremo all’altro, come nel caso di risate inappropriate alternate a pianto incontrollato, e le emozioni sono transitorie e labili.
Vi è una certa tendenza alla negatività, così come un’intolleranza alla frustrazione. Ogni volta che qualcosa non va come pianificato o non rientra nelle aspettative, si crea una tragedia.
Un elemento sempre presente è la ciclicità: le persone emotivamente instabili affrontano fasi periodiche, cicli intervallati di gioie e disagi.
Un aspetto tipico è la difficoltà relazionale. Nell’instabilità emotiva vi è un serio problema nel mantenere relazioni stabili a causa loro reazioni emotive esagerate e imprevedibili e dell’impulsività. Infatti, per la persona emotivamente instabile, è comune iniziare e chiudere rapidamente una relazione d’amore, così come cambiare lavoro frequentemente.
Altri sintomi tipici dell’instabilità emotiva sono l’irritabilità, la scarsa autostima, la paura dell’abbandono e una generale instabilità affettiva.
Nei casi cronici di instabilità emotiva, possono anche essere messi in atto comportamenti distruttivi, come abuso di alcol e droghe, gioco d’azzardo, shopping compulsivo, disturbi alimentari e comportamenti sessuali ad alto rischio. Nei casi più gravi, possono persino comparire episodi di delirio, paranoia e allucinazioni.
Conseguenze
A lungo andare, l’impulsività e gli sbalzi d’umore rapidi e imprevedibili tipici dell’instabilità emotiva possono compromettere significativamente il funzionamento della persona in tutti gli ambiti, avendo effetti negativi sulla chiarezza mentale, la capacità di prendere decisioni e la qualità della vita.
Le relazioni interpersonali sono sempre difficoltose. Per questo, l’instabilità emotiva può provocare malessere psicologico non solo alla persona che ne soffre ma anche a chi la circonda, soprattutto le famiglie e i partner. Le relazioni di coppia tipiche di una persona emotivamente instabile sono caratterizzate da dinamiche tossiche, come la dipendenza emotiva, e generano molta sofferenza in chi è coinvolto.
Inoltre, le scarse capacità sociali rendono difficile mantenere una rete di amicizie sana e stabile.
Per via della scarsa costanza e impulsività, i problemi si presentano anche nella sfera lavorativa, con il lavoro che viene spesso abbandonato senza una vera ragione.
Inoltre, l’instabilità emotiva può aumentare il rischio di sviluppare comportamenti patologici, come le dipendenze, ed altri problemi psicologici.
Cause
Le cause dell’instabilità emotiva sono molteplici e possono variare significativamente da persona e persona. Si considera che una serie di fattori contribuiscono alla sua comparsa. Tra questi vi sono:
Squilibri chimici nel cervello: Potrebbe esserci una diminuzione della serotonina, come nella depressione e/o livelli fluttuanti di dopamina e serotonina, come nel disturbo bipolare, che potrebbero anche derivare da una predisposizione genetica. Oppure, potrebbero esistere delle lesioni in specifiche aree del cervello responsabili della regolazione emotiva, causate da malattie neurologiche o lesioni traumatiche.
Stress psicologico intenso: Un forte stress prolungato o un evento traumatico (per esempio abuso, abbandono o distacco) possono contribuire alla comparsa di instabilità emotiva.
Condizioni psicologiche: L’instabilità emotiva può essere causata da patologie psichiatriche, manifestandosi come loro sintomo. E’ infatti presente dal 40% al 60% dei casi di depressione, ansia, stress post-traumatico, disturbo ossessivo compulsivo e disturbo borderline di personalità.
Che tipo di persone ha maggiore probabilità di soffrirne?
L’instabilità emotiva si presenta maggiormente in persone con scarsa autostima e spesso indecise, che hanno ricevuto un’educazione iperprotettiva durante l’infanzia, e che da adulti si ritrovano ad avere elevati livelli di esigenze e un’intelligenza emotiva inadeguata.
Inoltre, si è osservato che quattro specifiche tipologie di personalità sono più propense a sperimentare instabilità emotiva:
Personalità borderline: è un disturbo di personalità fortemente marcato dall’instabilità emotiva e difficoltà nella gestione delle emozioni, con sbalzi dell’umore ed intensi episodi di rabbia, comportamenti autodistruttivi e problemi relazionali.
Personalità istrionica: si caratterizza per un bisogno costante di attenzione e reazioni esagerate finalizzate a mettersi al centro dell’attenzione e, spesso, instabilità emotiva.
Personalità dipendente: è caratterizzata dalla paura del rifiuto e dell’abbandono e dall’incapacità di prendere decisioni senza supporto; chi ha questa personalità tende ad essere molto legato agli altri e dipendente dal sostegno altrui, anche emotivamente.
Personalità narcisistica: anche se può apparire una contraddizione, i narcisisti possono soffrire di instabilità emotiva, in quanto la loro scarsa autostima li rende vulnerabili a rapidi cambiamenti d’umore in risposta alla critica o al fallimento.
Inoltre, chi soffre di disturbi dell’umore, come il disturbo bipolare e la depressione maggiore, ha più probabilità di sperimentare instabilità emotiva.
Instabilità emotiva negli adolescenti
Pattern tipici dell’instabilità emotiva, caratterizzati da impulsività e cambi d’umore, si presentano negli adolescenti come naturale tappa di sviluppo.
Di solito, i giovani adulti, una volta superati i cambiamenti ormonali e grazie alla crescita personale ed emotiva, raggiungono uno stato di stabilità emotiva.
Uno studio recente ha studiato proprio l’alta variabilità dell'umore e l’instabilità emotiva negli adolescenti. Dai risultati è emerso che, nel corso dell'adolescenza, gli stati d'animo diventano via via sempre più stabili riguardo a felicità, rabbia e tristezza. L’unica variabile che non segue questo modello generale è l’ansia, che rimane fluttuante, probabilmente a causa delle crescenti responsabilità. Ma in generale, l’emotività tende a stabilizzarsi con l’età.
Tuttavia, in alcuni casi, può accadere di rimanere “bloccati” in questa fase di instabilità emotiva adolescenziale, per esempio a causa di malattie, abusi o qualsiasi evento traumatico che ostacoli lo sviluppo di un’ottimale regolazione emotiva.
Come capire se si soffre di instabilità emotiva?
Riconoscere i segni dell’instabilità emotiva è importante per prendere consapevolezza e avere l’opportunità di fare qualcosa per migliorare la situazione. Ecco alcuni consigli con degli elementi da ricercare per capire se soffri di instabilità emotiva.
Uno dei principali indicatori di instabilità emotiva è la reazione impulsiva ed eccessiva a situazioni stressanti. Se ti accorgi che hai la tendenza a reagire con ansia, rabbia o frustrazione di fronte a eventi che la maggior parte delle altre persone trova gestibili, potresti avere un problema nella regolazione delle tue emozioni.
E’ importante guardare anche alle fluttuazioni interne. Cerca di entrare in contatto con le emozioni e stati d’animo che provi durante la giornata e osserva se cambiano rapidamente senza un motivo evidente.
Un altro campanello d’allarme è la qualità delle tue relazioni. Non riuscire a mantenere relazioni stabili e chiudere spesso una relazione per iniziarne una nuova è un comportamento tipico dell’instabilità emotiva. Rispetto alle tue relazioni, rifletti e chiediti se tendi a interpretare negativamente le azioni dell’altro, se ti arrabbi facilmente e se ti mostri diffidente e irritabile.
Infine, se metti in atto comportamenti impulsivi, come spendere incontrollatamente, abusare di sostanze o agire in modo avventato senza valutare le conseguenze, probabilmente starai tentando di gestire o sfuggire degli stati emotivi difficili.
Se riconosci questi segni, è importante cercare supporto professionale.
Consigli per affrontare l'instabilità emotiva
L’instabilità emotiva può rappresentare una sfida significativa nella vita di un individuo, compromettendo il suo benessere psicologico e le relazioni interpersonali. Per questo, è cruciale affrontarla tempestivamente. Ecco dei consigli per farlo:
Sviluppo della consapevolezza: Imparare a conoscere le tue reazioni, osservandole e essendone consapevole, è fondamentale. Non è facile, ma è necessario per accettare a pieno e senza giudizio la situazione, pur negativa che sia. Si tratta di un passo fondamentale per affrontarla efficacemente.
Praticare tecniche di rilassamento: Attraverso la meditazione, gli esercizi di respirazione e lo yoga, è possibile calmare la mente e a ridurre l’intensità delle fluttuazioni emotive.
Tenere un diario emotivo: Annotare le esperienze emotive è un grande aiuto per individuare pattern ricorrenti.
Seguire una routine: Avere delle abitudini quotidiane (per esempio, svegliarsi alla stessa ora, fare una passeggiata ogni mattina, dedicarsi un’ora pomeridiana alla lettura, etc) crea stabilità interna e contribuisce ad attenuare gli sbalzi d’umore.
Cerca un supporto psicologico: L’aiuto di un terapeuta può fare la differenza nella comprensione delle proprie emozioni e nell’apprendimento di strategie per gestirle. La terapia psicodinamica e la terapia cognitivo-comportamentale si sono dimostrate efficaci nei casi di instabilità emotiva. Altrettanto utili sono il trattamento basato sulla mentalizzazione e la schema therapy. Con il sostegno adeguato, è possibile apprendere a gestire le proprie emozioni con maggiore sicurezza, sviluppare una maggiore stabilità emotiva e sperimentare un miglioramento significativo del benessere psicologico.
IN SINTESI
Cos'è l'instabilità emotiva?
L'instabilità emotiva è una difficoltà a regolare le proprie emozioni, spesso caratterizzata da sbalzi d'umore intensi.Quali sono le cause dell'instabilità emotiva?
Può derivare da fattori genetici, stress, traumi o disturbi della personalità.Come si può gestire l'instabilità emotiva?
Terapie psicologiche, mindfulness e tecniche di gestione dello stress possono aiutare a migliorare il controllo emotivo.Quali sono le conseguenze dell'instabilità emotiva?
Può influire negativamente sulle relazioni personali e sulla qualità della vita.
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Bibliografia
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