Daddy issues: il rapporto padre figlia che influenza il futuro

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daddy issues


Cosa sono i daddy issues?

Con l’espressione “daddy issues” (letteralmente, “problemi con il papà”) ci si riferisce a un ampio spettro di comportamenti o atteggiamenti inappropriati compiuti da un padre ai danni della figlia di sesso femminile, che causano difficoltà emotive e problemi relazionali alla figlia in età adulta.

In italiano, i daddy issues potrebbero essere definiti come “complesso paterno”, un concetto ampiamente discusso in psicologia, secondo cui il comportamento dei padri nei confronti delle bambine ha un forte impatto sulla sfera romantica e sessuale delle stesse una volta cresciute.


Il complesso di Elettra

I daddy issues non fanno parte dei disturbi psicologici riconosciuti. Piuttosto, si tratta di un’espressione informale, e non medica.

I daddy issues corrispondono nella letteratura psicologica al “complesso di Elettra”, teorizzato da Jung a inizio Novecento per ampliare la teoria del complesso di Edipo di Freud. Nel complesso di Edipo, il bambino è attratto dalla madre ed è in competizione con il padre, mentre nel complesso di Elettra la bambina è attratta dal padre e sente rivalità amorosa verso la madre. Per questo, è considerato il “complesso di Edipo al femminile” e viene descritto come il desiderio di una bambina di possedere il padre.

Il complesso di Elettra è stato così definito per il mito greco di Elettra, la quale uccide la madre per vendicare l’uccisione del padre.


Caratteristiche

I daddy issues si originano nell’infanzia intorno ai 3-5 anni e, se non si risolvono in pochi anni, hanno buone probabilità di riflettersi nella vita matura della ragazza.

I daddy issues implicano una relazione difficile tra il papà e la figlia, che può manifestarsi in diverse forme, tra cui negligenza, abbandono, abuso, o forme di emotività disfunzionale.

I rapporti interpersonali della prima fase della vita, fase in cui apprendiamo a relazionarci con gli altri, hanno un’influenza su come ci relazioneremo con gli altri in futuro. Delle dinamiche genitoriali disequilibrate possono lasciare degli strascichi, creando degli effetti complessi sull’emotività. Indirettamente, finiranno per influenzare le scelte affettive e sessuali della vita adulta.

Infatti, in questi casi esiste una tendenza a ripetere sistematicamente i pattern disfunzionali appresi nel rapporto con il padre nelle relazioni con i vari partner. I daddy issues hanno molto a che vedere con la forma di attaccamento che la figlia instaura con il padre, che fungerà da schema per le future relazioni e anche la chiave per interpretarle.

Quando il padre è sempre stato geloso e ha instaurato una dinamica di possessività, è probabile che ci saranno dei daddy issues.

In questi casi, durante la crescita della figlia, il papà mostra ostilità verso i possibili pretendenti e, così, continua a aggravare la situazione, fornendo costantemente alla ragazza un modello di mascolinità tossica.

Purtroppo, questi atteggiamenti sono abbastanza normalizzati nella nostra società. Basti pensare a quanti possibili fidanzati in età adolescenziale ricevano indicazioni su come comportarsi, o addirittura minacce, come “se la fai soffrire ti finirà male”, o “lei è la mia principessa, trattala bene”. Dietro queste frasi si può percepire che il padre si sente sostituito dall’amante di turno e che vuole proteggere qualcuno che è sempre stato di “sua proprietà”.


Risolvere il complesso di Elettra durante l’infanzia

È molto comune che le bambine dicano frasi come “papà è mio” e che mostrino comportamenti possessivi verso il papà e aggressivi verso la mamma.

Ciò che un padre dovrebbe fare è porre dei limiti ai desideri della piccola con dolcezza e autorevolezza e valorizzare la figura della madre. Questo scenario porterà alla risoluzione spontanea del complesso di Elettra: intorno ai 6 anni, la bimba non entrerà più in competizione con la mamma e inizierà a mostrare un sano interesse verso figure maschili diverse dal padre.

È noto che il padre costituisce una figura di riferimento fondamentale per le relazioni affettive future. Secondo questa logica, un padre che si è comportato in modo rispettoso e funzionale nelle dinamiche familiari, rappresenterà per la figlia un modello di relazione sana.


Cause

Esistono numerose possibili cause alla base dei daddy issues. Tre le più frequenti vi sono:

  • Casi di abbandono da parte del padre

  • Abusi sessuali, o altri tipi di violenze verbali o fisiche

  • Un padre assente, fisicamente o emotivamente

  • Anaffettività o atteggiamento evitante

  • Atteggiamento di mascolinità tossica verso la madre

  • Qualsiasi comportamento in grado di generare un attaccamento insicuro

  • Un genitore narcisista, che può apparire un padre premuroso, ma in realtà usa la figlia da lui “generata” per riflettere la grandiosità del suo ego

Negli ultimi anni, la comunità scientifica sta esplorando il contributo dei padri nella salute e nello sviluppo dei figli. Si è osservato per esempio che fattori paterni come un cattivo stato di salute o delle esperienze infantili avverse possono avere degli effetti anche sui suoi figli.

Inoltre, i recentissimi progressi nell'ambito dell'eredità epigenetica hanno portato all’idea che le condizioni ambientali sperimentate dal padre possono influenzare alcuni tratti ereditati attraverso meccanismi complessi come modifiche cromatiniche e alterazioni del DNA.

Queste scoperte, basate su evidenze genetiche e molecolari mettono in evidenza la complessità della questione e come è difficile stabilire delle cause precise per lo sviluppo dei daddy issues, che piuttosto dovrebbero essere considerati come il risultato di una molteplicità di fattori.


Conseguenze sulle future relazioni e sulla vita sessuale adulta

Le conseguenze che i daddy issues portano nella vita adulta di una donna sono molteplici e riguardano soprattutto la vita relazionale e sessuale, ma non solo. Infatti, possono invalidare il benessere psicofisico generale di chi ne è stata vittima.

Un elemento che si riscontra spesso è una scarsa autostima o una sensazione di inadeguatezza, a causa della mancanza di approvazione o amore paterno. Per questo, le persone con daddy issues hanno difficoltà ad aprirsi emotivamente e a sviluppare legami intimi autentici, e di conseguenza evitano relazioni lunghe e profonde per la paura di essere tradite o ferite.

Tendono a scegliere dei partner che reiterino le dinamiche disfunzionali o tossiche della relazione con il padre, ad esempio se il padre era emotivamente inaccessibile e abusivo cercheranno un partner emotivamente inaccessibile e abusivo.

Le relazioni sentimentali influenzate dai daddy issues sono permeate dalla paura dell’abbandono, con una ricerca costante di rassicurazioni e di segnali di protezione da parte del partner.

I daddy issues porteranno anche a instabilità emotiva, alterazioni dell’umore, gelosia e manie di controllo. Le emozioni represse relative al rapporto con il padre potrebbero manifestarsi nella coppia in forma di rabbia incontrollata o comportamenti impulsivi, il che porterà a viverre frequenti crisi di coppia.

È molto frequente anche sviluppare una dipendenza emotiva dal partner, nel tentativo di trovare in lui ciò che è mancato nella relazione con il padre.

Si è osservato che le donne con daddy issues sono più attratte dagli uomini più grandi e maturi, come se questi potessero fare da “feticci” della figura paterna fonte dei conflitti interiori.

I daddy issues hanno delle ripercussioni sulla sessualità. In una ricerca condotta nel 2017 presso la University of Utah, sono state analizzate 202 persone per studiare gli effetti dei daddy issues a livello sessuale.

Ne è emerso che le figlie che hanno avuto rapporti controversi con i padri hanno più possibilità di adottare comportamenti sessuali patologici, come sesso compulsivo, promiscuità sessuale o evitamento del sesso.

D’altra parte, è stato osservato che, quando il rapporto con il padre è di alta qualità, le figlie sono meno inclini a comportamenti sessuali a rischio.


Stereotipi di genere

Uno degli aspetti dei daddy issues più dibattuti è che questi implicano e consolidano degli stereotipi di genere.

Nel contesto del patriarcato, dove i ruoli di genere sono rigidamente definiti, gli atteggiamenti di gelosia e controllo che i padri hanno nei confronti delle figlie sono normalizzati. Storicamente, i padri “proteggono le figlie”, ma possono anche essere assenti, iperprotettivi o abusanti. Inoltre, le donne sono spesso viste come dipendenti dagli uomini, inclusa la figura paterna. Nella cultura popolare, anche tramite film e libri, vengono frequentemente ritratte donne con daddy issues irrisolti come persone estremamente fragili, vulnerabili e carenti di competenze emotive.

Le dinamiche e le relazioni di potere tra i generi trovano terreno fertile nella paternità, dove si perpetuano e si rafforzano. Infatti, questo schema patriarcale alimenta i daddy issues, in quanto le donne possono sentirsi obbligate a cercare l'approvazione maschile e a ripetere gli schemi familiari disfunzionali nelle relazioni romantiche, all’interno di un contesto culturale che supporta queste dinamiche di genere.

È necessario che in tutte le famiglie si metta in discussione questo modello di paternità patriarcale e che si inizi a trasmettere ai figli il valore della libertà.

Inoltre, bisogna precisare che i daddy issues posso colpire individui di ogni genere, con conseguenze gravi e dolorose. Infatti, esiste anche l’espressione “mommy issues” cioè “problemi con la mamma”. I complessi di Edipo e di Elettra sono concetti no-gender, perché i problemi con i genitori e le loro influenze non hanno tanto a che vedere con il sesso della persona, piuttosto sono relativi all’aspetto emozionale.
 

Come superare i daddy issues: consigli utili

Ecco dei consigli per superare i daddy issues:

  • Lavoro sulle emozioni: Riconoscere ed accettare le proprie emozioni, invece di negarle o somatizzarle è il primo passo. È importante concedersi di provare la rabbia, la tristezza e qualsiasi altro sentimento che potrebbe essere rimasto nascosto per anni. Per farlo è consigliabile ricevere un supporto psicologico professionale, che può aiutare a esplorare e affrontare le emozioni legate alle esperienze con il padre e a sviluppare strategie per superarle.

  • Fare chiarezza: È necessario riconoscere i pattern familiari, riflettendo sulle esperienze passate in famiglia e su quelle recenti in cui gli schemi si sono ripetuti, sotto quelle influenze.

  • Aumentare l’autostima: Quando i bisogni dell’infanzia non sono soddisfatti, si può arrivare a credere di non essere meritevoli di affetto. Superare questi pensieri disfunzionali è fondamentale per riacquisire fiducia in sé stessi.

  • Imparare da ciò che si è vissuto: Non è mai tardi per guardare con nuovi occhi le dinamiche del passato. Questo aiuterà a creare nuove convinzioni, che mettano al centro il proprio benessere.

Il percorso per superare i "daddy issues" è un processo individuale, che può variare notevolmente da persona a persona e può richiedere periodi di tempo più o meno lunghi. Per questo ricevere supporto da uno psicologo è la scelta migliore per affrontare questi problemi in modo efficace e duraturo.
 

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Bibliografia

  1. DelPriore, D. J., & Hill, S. E. (2013). The effects of paternal disengagement on women’s sexual decision making: An experimental approach. Journal of Personality and Social Psychology, 105(2), 234–246. https://doi.org/10.1037/a0032784

  2. Oliver J. Rando, Daddy Issues: Paternal Effects on Phenotype, volume 151 issue 4 p702-708, 2012:https://doi.org/10.1016/j.cell.2012.10.020

  3. Heather L. Brumberg, Shetal I. Shah, Got daddy issues? Fathers impact on perinatal outcomes,Seminars in Perinatology,Volume 44, Issue 4,2020,151238,ISSN 0146-0005, https://doi.org/10.1016/j.semperi.2020.151238.

 

 

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