Podofobia: caratteristiche e curiosità
La podofobia (dal greco podos, che significa "piede" e phobos, "paura") è un tipo di fobia specifica caratterizzata da una paura estrema e irrazionale dei piedi. Chi ne è affetto, prova un intenso disagio e repulsione quando si trova a contatto con i piedi nudi di altre persone, o persino solo vedendoli da lontano o immaginandoli. In alcuni casi, il disgusto può sorgere anche di fronte a piedi coperti da calzini, o addirittura guardando i propri piedi.
La podofobia non fa parte dei disturbi ufficialmente riconosciuti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, ma ciò non significa che non abbia forti implicazioni nella vita di chi ne è affetto.
I piedi suscitano in chi soffre di podofobia disagio e insicurezza e, spesso, una reazione ansiosa ingestibile, che può culminare in un vero e proprio attacco di panico. Questi individui vivono in una costante paura e preoccupazione e, sebbene siano consapevoli delle loro reazioni, non riescono a controllarle.
Per questo, tendono a evitare la nudità in generale, propria e dell'altro, e a non andare nei luoghi che sono considerati “a rischio” perché potrebbero esserci dei piedi nudi. Situazioni in cui le persone sono solitamente scalze, come una spiaggia, una piscina, una palestra o un negozio di scarpe, potrebbero essere evitate sistematicamente. In famiglia, come ci si può immaginare, può risultare davvero debilitante evitare del tutto i piedi dei propri cari. Per via di questi comportamenti, i rapporti sociali e intimi possono diventare estremamente difficili, le attività quotidiane spesso si complicano e la qualità della vita risulta significativamente inficiata dal disturbo.
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, si tratta di una condizione psicologica piuttosto comune, in tutte le fasce di età e in tutti i sessi. Infatti, secondo le stime, la prevalenza della podofobia sarebbe del 2%- 2,5% della popolazione, rendendola una delle fobie più frequenti al mondo.
I sintomi della podofobia
I sintomi più comuni della podofobia sono quelli legati alla paura, all’ansia e all’angoscia di fronte allo stimolo fobico. Le reazioni scatenate dalla podofobia sono quelle tipiche delle fobie specifiche, con un’incontrollabile ansia anticipatoria. I sintomi fisici che le accompagnano sono tachicardia, palpitazioni, affanno, sudorazione, vampate di calore, nausea e vertigini.
Tuttavia, la sintomatologia della podofobia può variare notevolmente da persona a persona. L’intensità delle sensazioni può essere più o meno alta, da un lieve disagio, fino a un disgusto e una repulsione talmente forti da portare a un terrore paralizzante o addirittura ad attacchi di panico. Alcuni potrebbero manifestare i sintomi al contatto, alla vista o anche solo al pensiero dei piedi di qualcun altro, altri potrebbero manifestarli anche con i propri piedi. Alcuni potrebbero avere paura solo dei piedi nudi, altri anche dei piedi coperti da calze, e altri ancora potrebbero provare repulsione solo per alcune parti specifiche dei piedi, come le unghie, i talloni o le dita.
La podofobia comporta anche dei sintomi comportamentali, come l’evitamento di qualsiasi discorso, attività o luogo che implichi i piedi, l’isolamento sociale soprattutto in estate e il mantenere i piedi sempre coperti indossando scarpe chiuse anche quando fa caldo.
Spesso, la podofobia si sviluppa in associazione ad altri disturbi d’ansia e ad altre fobie specifiche, per esempio l’ematofobia, cioè la paura del sangue.
Cause
Le cause della podofobia non sono del tutto chiare e si ritiene implichino una combinazione di fattori genetici e ambientali.
Infatti, come per le altre fobie, gli studi scientifici evidenziano una possibile predisposizione genetica.
In quanto ai fattori ambientali, sembra che lo sviluppo di una fobia sia connesso a dei traumi o dei forti disagi emotivi dell’infanzia, specialmente quando i vissuti sono in qualche modo correlati ai piedi.
Ad esempio, alcune situazioni che potrebbero essere un terreno fertile per lo sviluppo della podofobia sono:
Avere subito dei calci da parte di genitori violenti
Avere avuto una patologia ai piedi, come una frattura o un’altra condizione dolorosa, o una verruca, un fungo, o qualcosa verso cui si è sviluppata una repulsione
Avere avuto dei genitori iperprotettivi, affetti anch’essi da una fobia specifica.
In casi come questi, esiste un trauma emotivo profondo che porta ad evitare a tutti i costi i piedi, per paura di ripetere delle esperienze negative e così non entrare in contatto con qualcosa che in passato ha causato un forte dolore.
Secondo un’altra spiegazione, la fobia sarebbe una proiezione di un disagio interiore che viene proiettato all’esterno, perché non si riesce ad affrontarlo interamente. Nel caso della podofobia, questo disagio viene erroneamente associato ai piedi, che diventano un simbolo delle paure inconsce dell’individuo, convertendosi in qualcosa di sporco e da evitare.
Inoltre, la podofobia potrebbe essere influenzata dal contesto socioculturale. In alcune culture, i piedi sono considerati come sporchi e socialmente inaccettabili, e questo potrebbe essere un fattore influente nello sviluppo o nell’aggravamento del disturbo.
Conseguenze
Le possibili conseguenze della podofobia dipendono dall'intensità e dal tipo della fobia. Le più comuni sono:
Limitazioni della vita quotidiana: evitare i luoghi dove le persone potrebbero indossare sandali o essere scalze, come le piscine, i centri benessere e potenzialmente qualsiasi strada durante il periodo estivo, significa ridurre significativamente le normali attività della quotidianità, i propri hobby e le esperienze ricreative e di svago.
Problemi sociali: nei casi più gravi, si potrebbe sperimentare isolamento sociale, o arrivare al punto di sviluppare una fobia sociale.
Infezioni: quando si trascorrono lunghi periodi senza togliersi le scarpe o le calze, senza lavare i piedi e curare opportunamente le unghie, le condizioni igieniche potrebbero deteriorarsi al punto da contrarre patologie irritative o infettive.
Difficoltà nelle relazioni interpersonali: l'evitamento delle situazioni che coinvolgono i piedi può influenzare le relazioni romantiche e rendere difficile stabilire o mantenere i legami intimi.
Distress emotivo: chi soffre di una fobia, vive in uno stato di allerta e preoccupazione costante, che mantiene degli elevati livelli di stress e causa disagio emotivo, con un impatto negativo sulla salute mentale e un rischio aumentato di sviluppare altri problemi psicologici.
Come si affronta?
Affrontare la podofobia non è sempre un processo facile. Quando la paura e l’avversione legate ai piedi persistono da più di sei mesi e soprattutto se esiste un disagio talmente forte da inficiare la vita quotidiana, è consigliabile rivolgersi a un professionista della salute mentale.
La podofobia può essere trattata efficacemente con la terapia psicologica per le fobie specifiche. L’approccio più utilizzato è quello della terapia cognitivo-comportamentale, grazie alla quale sarà possibile identificare i pensieri non funzionali, riformulare la risposta mentale agli stimoli e adottare adeguate strategie comportamentali per ridurre i sintomi. In alcuni casi, potrebbero essere prescritti dei farmaci per gestire l’ansia, che vanno assunti solo su indicazione medica e in abbinamento alla terapia psicologica.
Per le fobie specifiche, gli effetti della terapia cognitivo-comportamentale risultano ancora più efficaci quando combinati con l'esposizione graduale e desensibilizzazione sistematica, che consistono in un avvicinamento progressivo alla fonte della paura, utilizzando inizialmente delle immagini e la realtà virtuale, in modo da esporre la persona all’oggetto temuto, i piedi nel caso della podofobia, in un ambiente sicuro e privo di minacce.
Una strategia terapeutica che si può utilizzare quando il disturbo è legato a un trauma è l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Si tratta di un approccio terapeutico che combina elementi della terapia cognitivo-comportamentale con movimenti oculari o stimolazioni sensoriali bilaterali, al fine di ridurre l'impatto emotivo dei ricordi traumatici e rielaborare questi ultimi in modo meno doloroso, riducendo gli effetti negativi a essi legati. Anche l’ipnosi è utile per comprendere le radici profonde della fobia.
Insieme all’approccio psicologico, può essere importante anche apprendere delle tecniche di rilassamento, come il training autogeno o gli esercizi di respirazione, per imparare a uscire dalle situazioni critiche e gestire lo stress autonomamente.
Se sospetti di soffrire di podofobia, la migliore scelta è intraprendere un percorso con un professionista, che potrà stabilire un piano di trattamento personalizzato, in base alle tue esigenze individuali, alla tua storia personale e all’intensità della fobia. Iniziare una terapia mirata ti permetterà di sviluppare strategie efficaci per la gestione della fobia, ridurre l’impatto negativo che questa esercita sulla vita quotidiana e migliorare il tuo benessere generale.
IN SINTESI
Cos'è la podofobia?
La podofobia è la paura irrazionale e intensa dei piedi, sia dei propri che degli altri.Quali sono le cause della podofobia?
Può derivare da esperienze traumatiche, fattori psicologici o associazioni culturali negative con i piedi.Come si può trattare la podofobia?
Terapie cognitive, desensibilizzazione graduale e tecniche di rilassamento possono aiutare a superare questa fobia.Quali sono i sintomi della podofobia?
Ansia, nausea o panico alla vista o al contatto con i piedi.
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Oggi ad esempio abbiamo parlato di podofobia, ovvero la paura dei piedi.
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