Somatizzare l’ansia allo stomaco: cause e rimedi

Pubblicato il   / Ansia e Depressione
somatizzare l'ansia nello stomaco


Somatizzazione dell’ansia allo stomaco: cos’è?

La somatizzazione (dal greco soma, che significa “corpo”) è un processo psico-fisico che avviene come risposta inconscia all’ansia, allo stress o ad una qualsiasi alterazione dell’equilibrio psicologico. Quando un individuo “somatizza”, manifesta un dolore fisico o un altro sintomo patologico in una parte del corpo che in realtà è sana da un punto di visto organico.

L’ansia somatizzata è molto frequente e si stima che ne soffra circa il 5-7% della popolazione. La parte del corpo dove più si somatizza l’ansia è l’apparato digerente, ed è per questo che si parla di “ansia allo stomaco”.

L’ansia allo stomaco è l’espressione corporea di un disagio emotivo o una sofferenza psichica di natura ansiogena. Quando siamo sottoposti a emozioni negative intense e prolungate o pressioni psichiche forti, è come se la mente, incapace di accettare e sostenere il dolore, spostasse il dolore al corpo. È così che sorgono i sintomi legati allo stomaco, sebbene l’apparato digerente risulti sano quando sottoposto ad accertamenti medici. Infatti, siamo di fronte a un problema di natura psicologica, e non di natura organica.

L’ansia è un meccanismo adattativo inconscio che può rappresentare una risorsa preziosa per la nostra vita: in situazioni che necessitano di una maggiore prontezza e attenzione, l’organismo si attiva in modo da usare le energie per affrontare al meglio quella situazione e rispondere efficacemente. Questo implica un’alterazione del sistema neurovegetativo, muscoloscheletrico, immunitario ed endocrino. Basti pensare a un mal di pancia prima di un esame importante: può avere la funzione di metterci in allerta e portarci a dare il massimo. Tuttavia, quando l’ansia si protrae per lunghi periodi e la sua intensità cresce a dismisura al punto da interferire con la vita quotidiana, allora potrebbe celare una condizione psicologica alterata.
 

Disturbo somatoforme

In termini medici, invece dell’espressione “ansia allo stomaco” si usa l’espressione “disturbo somatoforme”, un disturbo d’ansia conosciuto anche come disturbo psicosomatico o disturbo da somatizzazione.

Si sospetta questo disturbo quando un individuo sano presenta uno o più sintomi fisici di natura cronica, accompagnati da sofferenza e preoccupazione eccessive, con difficoltà a svolgere le attività quotidiane.

Tuttavia, la diagnosi è piuttosto difficile perché è praticamente impossibile escludere in maniera assoluta delle patologie organiche.

Inoltre, nella maggior parte dei casi, i soggetti affetti da questo disturbo rifiutano di credere di avere una condizione di natura psicologica e sono convinti che i medici non riescono a trovare la presunta patologia fisica sottostante.

Chi somatizza l’ansia impiega una gran quantità di tempo ed energie ricercando improbabili cause organiche del suo malessere, consulta moltissimi specialisti e si sottopone a tutti gli esami medici possibili. Questo atteggiamento finisce per incidere molto sulla qualità della vita, perché stravolge le attività quotidiane, sociali e lavorative.

Per questo, i due aspetti più importanti per la formulazione della diagnosi sono:

  • la preoccupazione per i sintomi fisici

  • i livelli di stress molto alti che interferiscono con le attività quotidiane.
     

Cause

L’ansia somatizzata può insorgere per diverse ragioni, tutte legate a un disagio psicologico. Le più comuni sono:

  • Stress: Vivere con alti livelli di stress, specie se protratto a lungo nel tempo, è la causa principale della somatizzazione

  • Depressione: Soffrire di disturbi affettivi e dell’umore, come la depressione maggiore, predispone a sviluppare un disturbo somatoforme

  • Sofferenza di cui non si è consapevoli: A volte, un malessere psichico può rimanere nascosto alla coscienza e manifestarsi unicamente con sintomi del corpo

  • Disturbo post-traumatico da stress: Secondo uno studio, le persone colpite da PTSD sono più propense a sviluppare ansia somatizzata, i cui sintomi possono comparire anche a grande distanza temporale dall’evento scatenante.
     

Correlazione tra ansia e mal di stomaco

La relazione tra ansia e mal di stomaco è mediata in gran parte dall'asse intestino-cervello, che è una rete di comunicazione bidirezionale che collega il sistema nervoso centrale al sistema nervoso intestinale o enterico, noto anche come "secondo cervello".

Questa interconnessione coinvolge una vasta popolazione di neuroni, con una stima di circa 500 milioni di neuroni presenti nell'intestino. I neuroni di questa rete svolgono molteplici funzioni e stabiliscono una comunicazione diretta con il sistema nervoso centrale attraverso vie di comunicazione endocrine, umorali, metaboliche e immunitarie. La sua funzione primaria è quella di regolare le funzioni gastrointestinali. Tuttavia, agisce anche sullo stato d'animo, il comportamento e le funzioni cognitive superiori.

I meccanismi fisiologici e neurologici alla base dell’ansia allo stomaco sono legati proprio all’asse intestino-cervello. Si tratta di molteplici processi complessi. I principali sono:

  • Alterazioni della secrezione acida gastrica: In situazioni di ansia e stress cronico, il sistema nervoso induce la produzione di elevate quantità di cortisolo e adrenalina, i cosiddetti “ormoni dello stress”. Questo può portare a un aumento della produzione di acido cloridrico nello stomaco. Nello stomaco, un ambiente acido eccessivo può danneggiare la mucosa gastrica e portare a disturbi come la gastrite nervosa.

  • Motilità gastrointestinale alterata: Uno stress psichico cronico può anche alterare la normale motilità gastrointestinale, con conseguenti problemi come stipsi o diarrea.

  • Cambiamenti nel microbiota intestinale: Il microbiota è un complesso ecosistema di microrganismi che risiede nell'intestino e svolge un ruolo fondamentale nella digestione, nell'assorbimento dei nutrienti e nella regolazione del sistema immunitario. La somatizzazione può alterare la composizione e l'equilibrio del microbiota intestinale. Ad esempio, in situazioni di stress, si è osservato un aumento di batteri patogeni opportunisti come Odoribacter, Clostridium e Mucisprillum.

  • Alterazioni immunitarie: L’ansia somatizzata può anche compromettere il sistema immunitario dell'intestino, con un aumento degli stati infiammatori e un maggior rischio di sviluppare alcune patologie, come la sindrome dell'intestino irritabile.

Questi sono alcuni dei modi in cui lo stress e l’ansia possono influire sulla digestione e causare mal di stomaco, bruciore, gastrite e altri disturbi legati all’alterazione della funzionalità gastrointestinale.
 

Sintomi

Frequentemente, i sintomi derivanti dalla somatizzazione dell’ansia coinvolgono lo stomaco. I più frequenti sono:

  • Sensazione di stomaco contratto, di pienezza o di tensione

  • Dolore epigastrico (nella parte alta dell’addome)

  • Problemi di motilità intestinale, come stitichezza e diarrea

  • Digestione lenta

  • Iper-acidità

  • Reflusso gastrofaringeo, con bruciore e nausea

  • Inappetenza e altre alterazioni dell’appetito

  • Meteorismo e gonfiore

  • Crampi addominali

  • Disbiosi intestinale

  • Malassorbimento

  • Aumento della sensibilità della mucosa gastrica

  • Gastrite nervosa

  • Nausea e vomito

Quando la somatizzazione si protrae nel tempo, è comune sperimentare perdita di peso, insonnia e spossatezza persistente.

Per via della natura psichica del disturbo, possono presentarsi anche i sintomi fisici correlati all’ansia, come tachicardia, dolore al petto, vertigini, mancanza di respiro e ipersudorazione.

La maggior parte delle persone sperimenta i sintomi dell’ansia somatizzata in giovane età, prima dei 30 anni. Generalmente, compaiono molti sintomi diversi, ma alcuni presentano solamente dolore.

Il quadro sintomatologico dell’ansia somatizzata è molto eterogeneo e non si limita a problemi gastro-intestinali. Infatti, è comune somatizzare l’ansia in altre parti del corpo, in particolare:

  • Alla gola, con sensazione di nodo in gola, di costrizione e di corpo estraneo, spesso con conati di vomito

  • Alla testa, con dolori cervicali, cefalea tensiva o emicrania pulsante

  • Agli occhi, con dolori alle palpebre e cali della vista temporanei

  • Alle articolazioni e ai muscoli, con dolori muscolari e articolari diffusi o localizzati, per esempio alle gambe

  • Alla schiena, con contratture, tensioni e dolori a livello del collo, delle spalle e della zona lombare.
     

Conseguenze

Le conseguenze dell’ansia somatizzata allo stomaco cronica possono compromettere vari aspetti della vita di una persona.

È comune l’auto-esclusione sociale, per via del timore di sentirsi male davanti ad altre persone, che potrebbe aumentare lo stato ansioso del soggetto.

Inoltre, come accennato, chi è affetto da disturbo somatoforme si preoccupa eccessivamente per i sintomi fisici. Il rischio è che i problemi di salute diventino i protagonisti della loro vita, la quale si trasforma in una missione per trovare una spiegazione razionale, nonché per trovare la “patologia organica sottostante”, che, spesso, non c’è.

La preoccupazione può diventare angoscia e finire per rovinare tutti gli aspetti della quotidianità. Alcuni soggetti possono anche sviluppare un disturbo depressivo.

Questo approccio nei confronti della propria salute, insieme ai sintomi debilitanti, al dolore cronico e ai comportamenti di evitamento, può portare a una grave compromissione della serenità della propria esistenza e a difficoltà a livello sociale, lavorativo e personale.

Inoltre, il funzionamento degli organi bersagliati dalla somatizzazione, a lungo andare, può risultare compromesso e si potrebbe sviluppare una patologia organica.
 

Consigli e rimedi

Per combattere l’ansia somatizzata, è necessario adottare una serie di buone abitudini alimentari e comportamentali che possano favorire la calma e ridurre gli ormoni dello stress.

L’esercizio fisico regolare è di gran beneficio, in particolare le attività rilassanti e antistress, come lo yoga, il pilates, le camminate e la corsa.

La respirazione è un elemento fondamentale per curare l’ansia. Bisogna imparare a respirare lentamente e profondamente, soprattutto in situazioni di ansia e stress. In quei momenti, bisogna ricordare a sé stessi di fermarsi e fare diversi respiri profondi. Nello specifico, la pratica della respirazione diaframmatica e addominale è molto efficace, specialmente se unita a meditazione e tecniche di mindfulness e rilassamento.

Praticare l’automassaggio addominale, meglio se con oli essenziali ad azione ansiolitica come quello di lavanda, può essere un grande aiuto per sciogliere le tensioni psico-fisiche.

È stato dimostrato che anche l’agopuntura è efficace nella riduzione dell’ansia, in quanto i microaghi che vengono inseriti sulla pelle hanno degli effetti benefici sul sistema nervoso.

Le relazioni affettive possono avere un grande impatto sullo stress mentale. Per migliorare l’ansia, è importante coltivare le relazioni che ci nutrono e allo stesso tempo sapere dire di no a volte e stabilire dei limiti precisi con gli altri, per preservare un proprio spazio intimo di salute che non deve essere oltrepassato.

Esistono diversi rimedi a base di erbe che possono aiutare e allo stesso tempo facilitare la digestione. Si consiglia di bere tisane tiepide a base di camomilla, zenzero, semi di finocchio, cardo mariano, valeriana, melissa, malva e genziana.

Può essere utile assumere integratori delle sostanze di cui potremmo essere in deficit, come melatonina, vitamina C e vitamine del gruppo B.

L’alimentazione può aiutarci a combattere l’ansia. Infatti, è noto che l’asse intestino cervello è bidirezionale, quindi il cibo può influire sull’attività del cervello e sui nostri stati d’animo. Una dieta anti-stress si basa su preparazioni semplici, ricche di verdure e fibre, con grassi buoni e antiossidanti come l’olio extravergine di oliva, e bilanciata dal punto di vista dei micro e macro nutrienti. Dovrebbe essere povera in zuccheri semplici e avere un carico insulinico ridotto. Andrebbero evitate le sostanze irritanti come caffè, bevande gassate, spezie piccanti, formaggi fermentati e insaccati. Assumere probiotici e prebiotici (contenuti, per esempio, nello yogurt) può apportare un gran beneficio alla salute del microbiota intestinale.

È bene ricordare che non importa solo cosa mangiamo, ma anche come lo mangiamo. Infatti, al momento del pasto bisogna creare uno spazio di serenità, prendersi il giusto tempo per mangiare, masticare adeguatamente, evitare le distrazioni a tavola e non bere molta acqua durante i pasti.
 

Terapia

Per curare in maniera più incisiva i disturbi allo stomaco causati dall’ansia somatizzata, bisognerà affrontare l’ansia.

Se si tratta di una condizione protratta nel tempo, la via da percorrere è quella della psicoterapia. Uno psicologo aiuterà a modificare quegli schemi mentali che portano all’ansia e a ristrutturare i pensieri e le idee che originano le somatizzazioni.

Durante le sedute, si può ricorrere a tecniche come il training autogeno (una tecnica di auto rilassamento mirata alla riduzione dell’ansia) e l’EMDR (una tecnica per rielaborare l’esperienza negativa alla base dei disagi psicofisici).

In questo modo, sarà possibile risolvere le somatizzazioni a partire dalle cause più profonde.


Come può esserti d'aiuto Psicologi Online?

In questa sezione troverai moltissimi articoli che parlano di psicologia, relazioni, sessualità, benessere emotivo e mentale e molto altro, suddivisi in varie categorie.

Oggi ad esempio abbiamo parlato di somatizzazione dell'ansia allo stomaco.

Se stai attraversando un momento difficile potresti sentire il desiderio di parlare con uno Psicologo.

Con noi puoi farlo in modo molto semplice. A questa pagina puoi trovare un professionista accreditato (psicologo e/o psicoterapeuta) effettuando una ricerca per città o per problematica da risolverewww.psicologionline.net/psicologi-psicoterapeuti

Preferisci una consulenza a distanza in videochiamata comoda e accessibile? Con Psicologi Online è possibile.

A questa pagina troverai l’elenco dei professionisti che svolgono consulenza psicologica online:
www.psicologionline.net/psicologi-psicoterapeuti-videoconsulenza

Ti basterà trovare un posto tranquillo, avere una connessione internet e la voglia di comprendere meglio cosa ti sta accadendo.

Ognuno di noi incrocia difficoltà specifiche nel viaggio della vita, a prescindere da chi siamo o da quali “lotte” abbiamo combattuto. Il nostro passato è solo un capitolo del nostro libro, non la trama completa, e non ha la potenza di predeterminare le pagine a venire.

Psicologi Online è qui per questo. Clicca sui link qui sopra per trovare il professionista adatto a te pronto ad aiutarti a stare meglio.

 

 

Bibliografia

  1. Patricia Andreski, Howard Chilcoat, Naomi Breslau, Post-traumatic stress disorder and somatization symptoms: a prospective study, Psychiatry Research, Volume 79, Issue 2, 1998,Pages 131-138,ISSN 0165-1781,https://doi.org/10.1016/S0165-1781(98)00026-2.

  2. Bottaccioli, F. (2000). Mente inquieta. Stress, ansia e depressione. Tecniche nuove;

  3. Margolis KG, Cryan JF, Mayer EA. The Microbiota-Gut-Brain Axis: From Motility to Mood;

  4. Pace, F., Pace, M., & Biasini, D. (2012). Stress e disturbi funzionali digestivi. In Stress e disturbi da somatizzazione (pp. 129-142). Springer, Milano;

  5. Borgna, E. “Le figure dell’ansia”, Feltrinelli, Milano 1997.

  6. Bourne, E. J. Anxiety and phobia workbook

  7. Galland, 2014. The gut microbiome and the brain. J Med Food, 1261-1272

  8. Marin I.A., Goertz J.E., Ren T., Rich S.S., Onengut-Gumuscu S., Farber E., Wu M., Overall C.C., Kipnis J., Gaultier A. Microbiota alteration is associated with the development of stress-induced despair behavior. Sci. Rep. 2017;


 

Psicologi che trattano questo argomento