Differenze e punti in comune tra psicopatico e sociopatico
I soggetti psicopatici o sociopatici sono, nel linguaggio comune, persone che si comportano in maniera deviante rispetto alle attese sociali e che non provano empatia. I termini “psicopatico” e “sociopatico” possono indicare tratti di personalità o anche veri e propri disturbi psichiatrici e si riferiscono a un modello di condotte disfunzionali, manipolative e a volte anche aggressive.
Sebbene si utilizzino spesso in maniera indistinta per descrivere persone prive di emozioni e tendenti alla manipolazione, i due termini hanno in realtà diverse origini evolutive e denotano quadri psicopatologici distinti.
La psicopatia è un tipo di personalità antisociale che si riconduce a un difetto delle aree del cervello deputate alla regolazione delle emozioni. Spesso si associa alla personalità narcisistica e machiavellica. I soggetti psicopatici progettano ogni azione per il proprio tornaconto personale e non provano sensi di colpa o rimorso. Secondo degli studi condotti su soggetti psicopatici, questi non sarebbero capaci di tenere in considerazione il proprio futuro, né di fare progetti a lungo termine.
Ci sono diversi miti sfatare sugli psicopatici. Molti credono che psicopatico voglia dire “violento”, ma in realtà i soggetti violenti rappresentano solo una minoranza. Psicopatico non è sinonimo neanche di psicotico, infatti, queste persone sono estremamente razionali. Un altro luogo comune è che gli psicopatici non possano cambiare o curarsi: in un articolo pubblicato su Sciam, la dottoressa Jennifer Skeem della California University ha affermato che in questi individui si osservano miglioramenti nei comportamenti con i trattamenti psicologici.
La sociopatia è un tipo di antisocialità dovuto principalmente a traumi infantili, violenze fisiche o psicologiche e altri fattori ambientali che possano generare problemi nell’adattamento sociale e nella capacità di instaurare legami. I soggetti sociopatici non mostrano un interesse per le altre persone e hanno dei deficit emotivi. Spesso agiscono in maniera impulsiva e perdono il controllo.
Psicopatici e sociopatici presentano alcuni punti in comune. Condividono alcuni aspetti caratteriali, come:
l’incapacità di empatizzare con i sentimenti altrui
la difficoltà di discernimento tra ciò che giusto è ciò che è sbagliato
la tendenza a giustificare i propri comportamenti con delle credenze sbagliate, come il fatto che i deboli meritano che gli si faccia del male o che tutte le altre persone sono inferiori
la credenza di non avere punti deboli, per il loro atteggiamento distaccato verso gli altri e la visione fredda nei confronti del mondo esterno: come tutte le persone anche questi individui hanno dei punti deboli, in base alla loro personalità.
Le differenze tra i due sono molte:
lo psicopatico non prova alcun senso di colpa e quando agisce facendo del male, non lo comprende e sente di averne il diritto; il sociopatico può arrivare a comprendere che sta facendo del male e a sentirsi colpevole, tuttavia, continua a comportarsi in quella maniera, giustificandosi con il suo suo consolidato sistema di false credenze.
lo psicopatico non ha alcuna capacità di distinguere giusto e sbagliato e sente un forte bisogno di portare a termine un determinato comportamento maligno; il sociopatico ha un senso della moralità ed è capace di razionalizzare, il suo senso di giusto e sbagliato è deviato a causa di fattori esterni.
Chi soffre di questa patologia può vivere una vita normale?
Nella loro vita personale, gli psicopatici e i sociopatici affrontano molte difficoltà:
le relazioni di amore sono particolarmente limitate; essendo incapaci di instaurare legami affettivi significativi o stabili, le loro relazioni con gli altri sono fredde, superficiali, opportunistiche e non comportano un coinvolgimento emotivo
anche le relazioni di amicizia sono problematiche e generalmente le persone tendono ad allontanarsi da loro; questi soggetti tendono a cercare l’approvazione del gruppo e non riescono a gestire le critiche
l’inserimento professionale è piuttosto difficile, in quanto non si comportano secondo le norme socialmente accettate e non hanno un gran rendimento nel lavoro in team
tuttavia, molti soggetti con tratti della personalità di psicopatia e sociopatia conducono una vita ordinaria, con un lavoro, una famiglia e un funzionamento sociale soddisfacente.
Come difendersi da un sociopatico / psicopatico?
Per difendersi dagli psicopatici e dai sociopatici, è importante conoscere le loro caratteristiche e ricordarsi che mentono, non provano le emozioni in maniera normale e, quando feriscono qualcuno, non se ne rendono conto. Perciò, non bisogna fidarsi di ciò che dicono, né aspettarsi di potere tenere una conversazione canonica o di ragionare insieme.
È importante porre dei limiti con loro in modo da mantenere il proprio spazio sicuro durante un confronto, una conversazione o un momento di avvicinamento fisico. In caso di avere una relazione intima con uno psicopatico o un sociopatico, è il caso di chiedersi se è opportuno terminarla: chi vive o ha contatti stretti con uno di questi soggetti ha un’alta probabilità di sperimentare un forte peggioramento della qualità della vita.
Diagnosi e tipologie di personalità
Gli estremi patologici delle personalità sociopatiche e psicopatiche sono rispettivamente il disturbo antisociale di personalità e il disturbo psicopatico di personalità.
Alcune persone con tratti caratteristici della psicopatia, ma anche della sociopatia, potrebbero ricevere una diagnosi di disturbo antisociale di personalità. Questa patologia è un disturbo psichiatrico che colpisce soprattutto la popolazione maschile, con una prevalenza del 3% nel sesso maschile e dell’1% nel femminile. Non se ne conoscono le cause. Le ipotesi più accreditate è che siano involucrati fattori genetici e abusi o traumi infantili.
Gli studi dimostrano che ci sono dei fattori che aumentano rischio di sviluppare la patologia, come:
- disturbo da deficit di attenzione e iperattività o disturbi della condotta durante l’infanzia
- avere dei genitori adottivi
- storie di violenza o abusi familiari.
La diagnosi viene formulata in base a dei criteri clinici riguardanti la personalità e i comportamenti del soggetto, tra cui il disprezzo delle leggi, l’agire impulsivamente, l’essere ingannevoli, irresponsabili, provocabili o aggressivi.
Le persone affette dal disturbo antisociale di personalità disprezzano le regole e i diritti altrui, sono impulsivi e inadempienti alle norme, non provano empatia, rimorso, né senso di colpa, tendono a manipolare gli altri, non mostrano avere una coscienza morale e non sono capaci di fare piani a lungo termine.
Possono commettere atti illeciti, fraudolenti o aggressivi per il proprio profitto. La tendenza alla criminalità aumenta quando è presente al contempo anche il disturbo narcisistico o il disturbo borderline di personalità. È interessante che nelle popolazioni carcerarie la prevalenza del disturbo antisociale di personalità può giungere al 75%.
Ecco degli indizi per identificare questi soggetti:
faticano a sostenere il contatto visivo diretto durante le interazioni e possono mostrarsi molto irritati
presentano i comportamenti antisociali precedentemente menzionati
tendono all’abuso di alcol e sostanze
hanno problemi con la legge
mancano di empatia
tendono all’estrema autocommiserazione, dichiarandosi vittime della società
le loro relazioni affettive sono scarse, assenti o molto problematiche.
É possibile una cura per i disturbi antisociali?
I pazienti antisociali, specialmente se aggressivi e impulsivi, possono trarre un gran beneficio dalla psicoterapia, soprattutto per raggiungere obiettivi a breve termine per l’apprendimento di comportamenti prosociali e cambiamento della condotta. Il trattamento farmacologico con antipsicotici e altri psicofarmaci non si rivela particolarmente funzionante per la correzione del disturbo, ma è utile per controllare i sintomi di comportamento aggressivo.
Un disturbo distinto è il disturbo psicopatico di personalità, che a volte viene confuso con il precedente. Si tratta di una patologia simile al disturbo antisociale, con il quale presenta diversi punti in comune, come i comportamenti antisociali che iniziano durante l’infanzia. Tuttavia, il disturbo psicopatico di personalità include specifici deficit emotivi e interpersonali. È caratterizzato da distacco affettivo, deficit emotivi gravi, scarsa moralità e comportamenti antisociali.
I soggetti che ne sono affetti sono loquaci, arroganti, supponenti, impulsivi, tendono alla menzogna e alla manipolazione, non provano empatia né senso di colpa e hanno un deficit del controllo comportamentale. Per formulare la diagnosi definitiva è necessario osservare la presenza di alcuni elementi clinici, come l’incapacità di conformarsi alle norme sociali, la disonestà, l’impulsività, l’irritabilità, l’irresponsabilità, la mancanza di rimorso e, inoltre, l’individuo deve aver presentato un disturbo di condotta prima dei 15 anni di età.
IN SINTESI
Cosa distingue un sociopatico da uno psicopatico?
I sociopatici tendono a essere impulsivi e instabili nelle relazioni, mentre gli psicopatici sono più calcolatori, manipolatori e privi di empatia.Quali sono i tratti comuni tra i due?
Entrambi mostrano mancanza di rimorso, comportamenti antisociali e difficoltà a formare relazioni genuine.Come si possono trattare questi disturbi?
La terapia e, in alcuni casi, la gestione farmacologica possono aiutare a ridurre comportamenti problematici.
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Oggi ad esempio abbiamo parlato di sociopatici e psicopatici.
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